OMEOPATIA-OMOTOSSICOLOGIA -MEDICINA INTEGRATA

A Berlino negli anni '30, Hans Heinrich Reckeweg, giovane medico, intravede nella biochimica e immunologia, le chiavi per spiegare i principi hannemaniani su cui si fonda l'Omeopatia.

"...un giorno costruirò un ponte tra l'Omeopatia e l'Allopatia".

Nel 1952, il "ponte" fu realizzato: nasceva l'Omotossicologia.

Omotossicologia significa studio delle omotossine (esogene, endogene) capaci di provocare sintomi, danni biologici, malattia.

Il malato viene considerato nella sua totalità, ossia nella sua storia, tendenza ad ammalare, a regire alla malattia stessa.

L'Omotossicologia, pur affondando le sue radici nell'Omeopatia classica, si volge alla moderna Fisiopatologia, avvalendosi di sostanze preparate secondo i canoni della farmacopea omeopatica in sede di terapia.

L'Omotossicologia può essere complemento di altre terapie ed essere usata come prima scelta terapica.

L'OMEOPATIA in Italia, come sancito dalla Corte di Cassazione, è un ATTO MEDICO, e solo i Medici Chirurghi abilitati all'esercizio della professione possono praticarla. 

INFERTILITA' MASCHILE

La fertilità maschile ha subito una notevole riduzione negli ultimi 50 anni.

Si calcola che più del 40% dei casi di infertilità della coppia abbia una causa maschile.

Eccessivi livelli di radicali liberi determinano deterioramento della qualità dello sperma e alterazioni degli spermatozoi.

Lo stress ossidativo, determinato da un eccesso di radicali liberi può essere causato da:

 

  • condizioni patologiche: infezioni, infiammazioni dell'apparato riproduttivo, varicocele
  • fattori ambientali: inquinamento atmosferico
  • stile di vita: tabagismo, uso di farmaci, stress psico-fisico, alcool, squilibri alimentari.

 

Tutto ciò determina una lipoperossidazione della membrana spermatica, una alterazione proteica, danni al DNA.

Come conseguenza potremo avere:

  1. OLIGOZOOSPERMIA: riduzione del numero degli spermatozoi
  2. ASTENOZOOSPERMIA: riduzione della motilità degli spermatozoi
  3. TERATOZOOSPERMIA: alterazione della forma degli spermatozoi.

il che si traduce in RIDOTTA CAPACITA' FECONDANTE.

Numerosi studi clinici suggeriscono che l'integrazione con antiossidanti risulta efficace nel migliorare la funzionalità spermatica e l'integrità del DNA.

In questi casi sono importanti le seguenti sostanze:

  • Selenio, Ac. Ascorbico e Vit.E
  • Fruttosio, fonte di carboidrati utilizzati dagli spermatozoi
  • Cianocobalamina (Vit. B12) che interviene nella sintesi del DNA e RNA, nella produzione di acidi grassi ed energia
  • Piridossina (Vit. B6) attivatore metabolico di carboidrati e aminoacidi
  • Carnitina, attivatore del metabolismo energetico
  • Ac. Folico (Vit. B9): interviene nella sintesi del DNA e RNA.
  • Zinco: favorisce livelli ottimali di testosterone
  • Serenoa repens: migliora la funzionalità della prostata
  • Arginina: precursore dell'NO, vasodilatatore naturale.

Tutte le sostanze elencate sono presenti in un integratore il cui campo di applicazione è appunto:

  • oligozoospermia
  • astenozoospermia
  • teratozoospermia.

Nel caso di astenozoospermia dovuta a varicocele, è probabile che il paziente presenti dolore al testicolo, testicolo gonfio, fastidio in zona inguinale.

Lo SPERMIOGRAMMA è un esame di laboratorio che permette di osservare il campione di sperma al fine di valutare la fertilità.

 

Riferimenti bibliografici: GUNA Terapia d'avanguardia

 

AGNOCASTO

Nome botanico: Vitex agnus castus

 

Famiglia: Verbenacee

 

Tra i costituenti chimici dell'Agnocasto si trova un flavonoide, la VITEXINA, con proprietà rilassanti.

I preparati a base di Agnocasto vengono generalmente utilizzati nel trattamento dei disturbi legati al ciclo mestruale, per cui:

  • sindrome premestruale
  • tensione mammaria
  • irregolarità mestruale

Problematiche queste legate a insufficienza del corpo luteo.

 

L'Agnocasto sostiene la produzione di ormone luteinizzante (LH) che agisce sulla sintesi endogena del progesterone con fisiologica e conseguente normalizzazione del ciclo mestruale.

 

Controindicato in gravidanza ed allattamento. Potrebbe disturbare l'azione dei farmaci dopaminergici che compensano il deficit di dopamina nelle malattie degenerative del sistema nervoso centrale e quindi sconsigliato in caso di malattia di Parkinson.

SEMI DI PSILLIO

lo Psillio è una pianta officinale appartenente alla famiglia delle PLANTAGINACEAE.

La caratteristica principale dei semi di psillio è dovuta al rivestimento mucillaginoso che li ricopre, che a contrasto con l'acqua si espande aumentando il proprio peso. 

E' utile per il trattamento della stitichezza, in quando stimola la peristalsi facilitando l'evacuazione.

Inoltre presenta attività antiossidante e sembra influire sui livelli ematici di colesterolo HDL e trigliceridi.

Il suo effetto lubrificante determina morbidezza delle feci per cui è utile in caso di emorroidi e ragadi anali.

E' controindicato nei pazienti affetti da occlusione intestinale e diabete mellito.

Utile usare lo psillio con grandi quantità di acqua.

ASSOCIAZIONE SINERGICA PER CUTE-PELLE-CAPELLI-UNGHIE

  • DERMACOLLAGENE: contiene proteine, amminoacidi, vitamine e acidi nucleici per il rinnovamento proteico della pelle
  • EQUISETO: pianta ad alto contenuto di silicio importante per la sintesi di collagene ed elastina. Importante per il benessere di unghie e capelli
  • VITAMINA C: contribuisce alla formazione del collagene
  • VITAMINA B2 E NIACINA:  contribuiscono alla fisiologia della pelle e a ridurre stanchezza e affaticamento
  • RAME E ZINCO: effetto antiossidante e mantenimento dei tessuti connettivi, ideale per favorire il mantenimento di pelle, unghie, capelli.

Importante poi associare un programma dietologico e per la pelle del viso e delle mani associare dermoelettroporazioneradiofrequenzapeeling.

FIBROMIALGIA

Malattia reumatica che colpisce l'apparato muscolo-scheletrico con dolore cronico diffuso, tensione muscolare, rigidità in numerose sedi dell'apparato locomotore (ossa, tessuto cartilagineo,articolazioni, tendini, legamenti).

Oltre all'iperalgesia (aumentata risposta ad uno stimolo capace di provocare sensazioni dolorose), si riscontrano astenia (affaticamento e stanchezza debilitanti), disturbi dell'umore (depressione) e del sonno, sindrome del colon irritabile (dolore, crampi all'addome, stipsi, diarrea, gonfiore addominale, meteorismo, muco nelle feci).

 

SEGNI E SINTOMI DELLA FIBROMIALGIA:

  • stanchezza
  • disturbi del sonno
  • problemi cognitivi e della memoria
  • mal di testa, vertigini
  • dolori muscolari
  • problemi della pelle
  • dolori articolari e rigidità mattutina
  • problemi della vista
  • dolore alla mandibola
  • tender points appaiati
  • nausea
  • problemi urinari
  • dismenorrea
  • sindrome delle gambe senza riposo.

Per ciò che concerne le cause della malattia si pensano possano giocare un ruolo importante fattori biochimici, genetici, neurochimici, ambientali, ormonali, psicologici.

Talvolta i sintomi sono scatenati da traumi, interventi chirurgici, infezioni, notevole stress.

Per la terapia personalmente dopo un mese di drenaggio prescrivo farmaci omotossicologici mirati ai sintomi e talvolta associo Fiori di Bach.

 

E' una patologia psichiatrica diffusa che può interessare giovani ed adulti.

Oltre che la sfera emotiva può influenzare comportamenti e manifestazioni fisiche.

L'eziolologia è multifattoriale e le cause possono essere:

  • ereditarietà
  • presenza di malattie gravi
  • problemi lavorativi ed economici
  • abuso di droghe

La serotonina o 5-idrossitriptamina, nota come "ormone del buon umore", è un neurotrasmettitore sintetizzato nel cervello a partire dall'aminoacido triptofano.

 

La carenza di serotonina è associata a:

  • depressione, insonnia
  • problematiche dell'umore
  • scarso controllo degli impulsi legati all'alimentazione
  • crisi di ansia e attacchi di panico.

Dai semi della Griffonia Simplicifolia si ricava 5-HTP (5-idrossitriptofano), aminoacido che attraversa la barriera ematoencefalica e viene convertito in serotonina.

 

Ricordiamo inoltre:

  • la vitamina B6 (piridossina) nota per la sua attività miorilassante, svolge un ruolo sia calmante che antidepressivo ed è in grado di risollevare il tono dell'umore
  • la vitamina D, sintetizzata grazie alla luce solare, stimola la produzione di endorfine, serotonina e dopoamina, tutti ormoni che danno sensazione di benessere.

Cibi che aumentano la serotonina:

  • formaggio, uova, salmone
  • ananas, kiwi, avocado, banana
  • pomodoro, cacao, noci
  • lenticchie, ceci, piselli, alimenti a base di ferro che favoriscono la sintesi di serotonina, dopamina, selenio
  • pollo e tacchino contengono triptofano, aminoacido grazie a cui l'organismo riesce a sintetizzare serotonina e melatonina.