OMEOPATIA-OMOTOSSICOLOGIA -MEDICINA INTEGRATA
A Berlino negli anni '30, Hans Heinrich Reckeweg, giovane medico, intravede nella biochimica e immunologia, le chiavi per spiegare i principi hannemaniani su cui si fonda l'Omeopatia.
"...un giorno costruirò un ponte tra l'Omeopatia e l'Allopatia".
Nel 1952, il "ponte" fu realizzato: nasceva l'Omotossicologia.
Omotossicologia significa studio delle omotossine (esogene, endogene) capaci di provocare sintomi, danni biologici, malattia.
Il malato viene considerato nella sua totalità, ossia nella sua storia, tendenza ad ammalare, a regire alla malattia stessa.
L'Omotossicologia, pur affondando le sue radici nell'Omeopatia classica, si volge alla moderna Fisiopatologia, avvalendosi di sostanze preparate secondo i canoni della farmacopea omeopatica in sede di terapia.
L'Omotossicologia può essere complemento di altre terapie ed essere usata come prima scelta terapica.
L'OMEOPATIA in Italia, come sancito dalla Corte di Cassazione, è un ATTO MEDICO, e solo i Medici Chirurghi abilitati all'esercizio della professione possono praticarla.

Il coenzima Q10 svolge un ruolo fondamentale nel trasporto degli elettroni attraverso la catena respiratoria nella membrana interna dei mitocondri ed è coinvolto nei processi che producono energia a partire dagli alimenti.
La concentrazione di CoQ10 tende a diminuire con l'invecchiamwnto e nelle patologie cardiovascolari e neuronali.
Il CoQ10 è presente in modo particolare in vari tessuti quali quelli ad elevata attività ossidativa come cellule muscolari e cuore.
E' un utile coadiuvante dei meccanismi fisiologici deputati alla regolarizzazione della pressione sanguigna, della contrazione cardiaca, in caso di alterazioni metaboliche del miocardio e problematiche cardiche croniche.
Le statine usate per abbassare il colesterolo possono ridurre i livelli di CoQ10 poichè inibiscono l'enzima HMG-.CoA (= Idrossimetilglutaril CoA) reduttasi che interviene anche nella sintesi del coenzima Q10 Si suggerisce quindi l'utilizzo di coenzima Q10 per ripristinare i livelli ottimali a tutte le persone che utilizzano statine.
Il CoQ10 è un utile integratore in ambito sportivo perchè la sua supplementazione sembra di beneficio nel ridurre i marker di danno muscolare indotto da sforzo fisico e i marker ossidativi ematici.
Uno degli effetti collaterali più comune dell'assunzione di statine è la MIOPATIA, ossia una serie di disturbi quali debolezza o dolori muscolari, ipersensibilità e rigidità muscolari, crampi e artralgia.
La somministrazione di CoQ10 tramite integratori alimentari, unitamente alle statine rappresenta pertanto una strategia utile per contrastare gli effetti collaterali, favorire il benessere muscolare, ridurre il senso di affaticamento.

Un integratore antiossidante deve avere una formulazione di vitamine, minerali, ed estratti erbali, in modo da contrastare lo stress ossidativo legato all'azione dei "radicali liberi", sostanze pericolose che neutralizzano la difesa del nostro corpo.
Il nostro corpo produce diversi enzimiantiossidanti (SOD, CATALASI, GLUTATIONE PEROSSIDASI), che neutralizzano vari radicali liberi.
E' importante, quindi, che l'alimentazione sia ricca per fornire i precursori di questi enzimi.
Manganese, zinco, rame sono importanti per il funzionamento della SOD, mentre il selenio per la GLUTATIONE PEROSSIDASI.
Importanti sono anche le vitamine ad azione antiossidante e quindi ricordiamo la VITAMINA C e la VITAMINA E.
Importante è una formulazione a base di più antiossidanti per aggredire radicali liberi con caratteristiche diverse, utile e ideale nei periodi di affaticamento psicofisico e per coloro che faticano ad assumere frutta e verdura nell'alimentazione quotidiana.
Un buon integratore per la funzionalità articolare deve possedere MSM (metil sulfonil metano), glucosamina, condroitina e acido ialuronico per sostenere il benessere dell'articolazione.
L'MSM (metil sulfonil metano) è una forma organica di zolfo, minerale di supporto per favorire l'integrità delle articolazioni, necessario per la formazione del tessuto connettivo articolare e contrastare le problematiche infiammatorie.
La GLUCOSAMINA è un componente fondamentale per l'articolazione, deriva da glucosio e glutammina,ed è necessario per la costituzione del tessuto connettivo poichè parte fondamentale dei glicosaminoglicani e dei mucopolisaccaridi, costituenti fondamentali del tessuto cartilagineo.
La CONDROITINA, oltre ad essere fondamentale per la costruzione della cartilagine articolare, inibisce anche l'azione degli enzimi degradanti la stessa, come ialuronidasi ed elastasi.
Il COLLAGENE è una glicoproteina organizzata in fibre resistenti che costituiscono l'impalcatura del tessuto connettivo, per cui ha funzione di sostegno e determina resistenza meccanica a livello del tessuto connettivo articolare.
L'ACIDO IALURONICO è uno dei principali componenti della matrice extracellulare ed è presente in modo particolare a livello del liquido sinoviale articolare.
La sua capacità di unirsi ad una grande quantità di molecole d'acqua da origine ad un gel protettivo utile per mantenere fluidità del movimento articolare.
La sua concentrazione con il passar del tempo diminuisce e ciò determina indebolimento delle articolazioni che perdono il loro lubrificante naturale.
ARTIGLIO DEL DIAVOLO (HARPAGOPHYTUM PROCUMBENS) è una pianta africana con proprietà antiinfiammatorie ed analgesiche, utilizzata per trattare artrite e dolori muscolari.
Disponibile in capsule e creme.
Le creme sono spesso unite ad arnica montana, lavanda, olio di oliva.
Si dimostra particolarmente utile in queste situazioni:
- tendinite
- osteoartrite
- artrite reumatoide
- mal di schiena
- dolori cervicali
Controindicazioni:
- diabete tipo 2 (aumenta il rischio di ipoglicemia)
- problematiche cardiovascolari
- gravidanza, allattamento
- non usare in caso di gastrite, ulcere gastriche e duodenali e calcoli alla cistifellea perchè l'artiglio del diavolo determina maggiore secrezione gastrica e biliare
Interazioni negative con i seguenti farmaci:
- FANS
- anticoagulanti (aumenta l'effetto del Warfarin)
- antiaritmici

Dopo 12 mesi dalla scomparsa del ciclo mwstruale si parla di menopausa, che si verifica in genere tra i 45 e 55 anni di età.
Alcuni mesi prima si possono verificaremestruazioni ravvicinate ed abbondanti, ma anche distanziate tra loro.
La menopausa è determinata dalla diminuzione degli estrogeni, ormoni prodotti dalle ovaie.
La diminuzione degli estrogeni può provocare:
- vampate di calore
- sudorazioni profuse
- palpitazioni e tachicardia
- alterazione della P:A:
- disturbi del sonno
- irritabilità
- affaticamento
- ansia
- disturbi della memoria
- diminuzione del desiderio sessuale
Conseguenze del calo degli estrogeni:
- aumento rischio cardiovascolare
- osteoporosi
- problemi reumatologici
- problematiche tiroidee
- aumento del peso con incidenza di sindrome metabolica
In aiuto ci possono venire COMPLESSI OMEOPATICI DR. RECKEWEG per risolvere alcune questioni:
- controllo delle vampate di calore, sudorazione, cefalea, secchezza vaginale, sindrome ansioso-depressiva
- per ansia, insonnia,, sindrome delle gambe senza riposo
- per bruciore, prurito,incontinenza urinaria, stimolo frequente alla minzione
- armonizzare la funzionalità di ipofisi-ovaie-surreni-timo sostenendo la funzione di tiroide e pancreas
- contrastare la stanchezza
- contrastare l'osteoporosi

Patologia comune tra gli uominia partire dai 50 anni di età.
Caratterizzata da ingrossamento benigno della prostata rendendo difficoltosa la minzione.
SINTOMI DA IPERTROFIA PROSTATICA:
- stimolo imponente ad urinare
- minzione frequente di giorno (pollachiuria) e di notte (nicturia)
- sgocciolamento terminale
- sensazione di non aver svuotato completamente la vescica
La causa dell'ipertrofia prostatica, oltre all'età del paziente è determinata dall'azione del testosterone sul tessuto prostatico.
Il DIIDROTESTOSTERONE (DHT) interagisce con l'epitelio prostatico e lo stroma prostatico.
Il TESTOSTERONE prodotto dai testicoli viene convertito in DIIDROTESTOSTERONE dalla 5-ALFA-REDUTTASI 2 nelle cellule stromali della prostata e rappresenta il 90% degli androgeni prostatici totali influenzando sia la proliferazione che la morte delle cellule prostatiche..
SOSTANZE IRRITATIVE PER LA PROSTATA:
- caffè
- spezie
- pepe
- peperoncino
- insaccati
- alcolici
- cioccolato
- crostacei
- latticini
TE' VERDE, ricco di antiossidanti può ridurre l'infiammazione e favorire la salute della prostata
BANANE: che contengono antiossidanti come Vitamina C e composti fenolici, aiutano a ridurre lo stress ossidativo nella prostata e quindi l'ipertrofia. Ricordiamo inoltre lamponi, mirtilli, more, ribes, melograno, ciliegie
AGRUMI (arance, limoni, pompelmi) ricchi di vitamina C, la quale contribuisce non solo a rafforzare il sistema immunitario, ma a proteggere anche la prostata.
BERE ALMENO 2 LITRI DI ACQUA AL GIORNO per ridurre il peso specifico dell'urina ed evitare infezioni.
ATTIVITA' AEROBICA, (cammino, nuoto) la quale riduce la congestione della prostata e stimola la circolazione pelvica.
Farmaci quali Finasteride e Dutasteride possono bloccare gli effetti degli ormoni maschili responsabili della crescita della prostata.
FINASTERIDE e DUTASTERIDE sono farmaci inibenti l'enzima 5-alfa-reduttasi tipo II, enzima che converte il testosterone nello stroide androgenico più attivo diidrotestosterone.
L'inibizione di questo enzimariduce perciò i livelli di DHT.
Vengono utilizzati per ipertrofia prostatica benigna, cancro alla prostata, alopecia androgenetica.
Trattamenti al ungo termine.
Come omeopata e omotossicologo, insiema ad un drenaggio preferisco prescrivere SERENOA REPENS per 2 mesi o più.
Serenoa repens è utilizzata nell'ipertrofia prostatica benigna e la sua efficacia è supportata da evidenze scientifiche.