DIETA "ZONA"
“Alimentazione Zona” prende spunto dal termine “Zona Terapeutica” che indica quando un farmaco, per tempi di assunzione e posologia fa bene, ossia svolge la funzione per cui è stato messo a punto.
Anche il cibo deve essere in “Zona” perché anch’esso se assunto troppo o troppo poco, fa male alla salute come un farmaco.
Socrate (460-377 a. C) aveva precorso i tempi dicendo “Fa che il cibo sia la tua medicina, la medicina sarà il tuo cibo”.
In tale frase Socrate aveva già messo il dito, senza saperlo, sulle calorie: importante è la risposta ormonale al cibo.
Nel pasto, la cosa più importante che si deve fare è quella di equilibrare proteine-carboidrati-grassi in percentuale 40/30/30 in modo che la glicemia sia regolata (“asse insulina-glucagone”) e vi sia una cascata equilibrata di eicosanoidi.
Per fare questo, oltre all’assemblaggio dei macronutrienti è importante che non passino molte ore tra una colazione e un pasto e tra un pasto e una cena: questo scandire del cibo è importante per la regolarizzazione insulinica e per tenere a bada la glicemia.
Dobbiamo quindi fare degli spuntini a metà mattino e metà pomeriggio.
Ciò che molte persone non fanno è la colazione.
Molti lavori scientifici hanno dimostrato che la colazione, sembrerà assurdo a molti, ha un effetto dimagrante.
Sono stati studiati due gruppi di obesi con quantità uguale di cibo, ma un gruppo è stato obbligato a fare colazione e l’altro no. Il primo gruppo è dimagrito del 28% in più rispetto al gruppo che non faceva colazione. (Schlundt, 1992).
Ricercatori neo-zelandesi hanno evidenziato, inoltre, che i bambini che non fanno colazione consumano un maggior numero di merendine. (Utter, 2007)
A questo punto elenchiamo le regole della “Alimentazione Zona”:
- Cinque assunzioni giornaliere: colazione, pranzo, cena, due spuntini
- Bere 1,5-2 litri di acqua al giorno
- Tra un pasto e l’altro non devono passare più di 5 ore
- Se passano più di cinque ore, due ore e mezza prima del pranzo o della cena fare uno spuntino
- La colazione deve essere fatta necessariamente
- Non più di 2-3 uova alla settimana
- Condire con olio extravergine di oliva e friggere con olio di oliva
- Ridurre caffè e superalcolici (eliminarli)
- Assumere quotidianamente Omega-3
- Fare una piacevole attività sportiva senza diventare eroi sportivi.
Se si seguono queste regole di stile di vita, non si dimagrirà 7 chili in 7 giorni come nel film di anni fa, ma si otterranno benefici enormi che dureranno per tutta la vita:
- assenza di fame tra un pasto e l’altro
- maggiore lucidità mentale
- invecchiamento cutaneo rallentato
- riduzione graduale della massa grassa
- aumento graduale della massa muscolare
- riduzione della ritenzione idrica
- riduzione dei processi infiammatori
- efficienza fisica, riposo notturno e autostima migliorati
- si mangerà pensando alla salute
Gli spuntini danno una autonomia di circa 2 ore, 2 ore e mezza e sono importanti perché anch’essi regolano la glicemia e non ci fanno arrivare a pranzo o a cena affamati.
Anche questi saranno costituiti da un equilibrio di proteine-carboidrati-grassi (40-30-30), ma in mancanza di ciò ricordate che mangiare frutta (mela, pera) e verdura (carota, sedano) cruda è sempre meglio che focacce, croissant e grissini, in quanto questi alimenti contengono acqua, vitamine e sali minerali importanti.
Gli Omega 3 sono il terzo tassello della “Alimentazione Zona”, importantissimi perché oltre a combattere malattie degenerative quali il morbo di Parkinson e l’Alzheimer, regolano i trigliceridi e stimolano la produzione di serotonina e dopamina, per cui vi sentirete più sereni con voglia di fare bene le cose che vi aspettano durante la giornata.
In Zona vi si può giungere attraverso il metodo a blocchi e il metodo a occhio o della mano: con il primo dobbiamo pesare con una bilancina gli alimenti, con il secondo il vostro occhio e la vostra mano vi daranno aiuto.
È evidente che il primo è in un certo senso matematico, scientifico, il secondo prettamente pratico.
OMEGATRE
Gli omega3 sono grassi essenziali importanti per il nostro benessere che non possono essere prodotti dal nostro organismo e devono essere assunti quindi con il cibo o l'integrazione.
L'importanza degli omega3 è evidente sin dagli anni settanta, quando si osservò bassa incidenza di malattie cardiovascolari e assenza di depressione negli esquimesi la cui dieta è richissima di pesce.
Tali effetti sono determinati da una diminuzione di trigliceridi e colesterolo, da una fluidità delle membrane cellulari e fluidità del sangue con apporto di ossigeno a tutti i tessuti dell'organismo.
Gli omega3 contrastano la produzione di eicosanoidi cattivi, che sono proinfiammatori, e favoriscono la produzione di eicosanoidi buoni che sono antinfiammatori.
In questo modo si avrà miglioramento sintomatologico di malattie infiammatorie (dolori muscolari, articolari, tendinei).
Secondo Barry Sears, l'integrazione con omega3 costituisce un elemento essenziale di questa strategia alimentare, ma è indispensabile che gli omega3 possiedano queste caratteristiche fondamentali:
- purificati con tecnologia della distillazione molecolare
- concentrazione totale di Omega3 attorno al 75%
- devono contenere EPA (acido eicosapentanoico) e DHA (acido docosaesaenoico) nel rapporto 2:1.